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IL DANNO AMBIENTALE DEI RIFIUTI DA IMBALLAGGIO IN PLASTICA ABBANDONATI

08/11/2021

Ogni 100 metri lineari di spiaggia ci sono in media 783 rifiuti, l’84% dei quali è in plastica: questi sono i numeri dell’indagine promossa da Legambiente “Beach Litter”.

I rifiuti censiti da Legambiente sono di ogni forma e tipo, per lo più usa e getta, legati principalmente agli imballaggi, al consumo di cibo e ai rifiuti da fumo: dalle bottiglie ai contenitori e tappi di plastica, dai mozziconi di sigaretta ai calcinacci e ai frammenti di vetro, per arrivare a dischetti, guanti e mascherine.
La plastica resta il materiale più trovato dei rifiuti spiaggiati. Su circa un terzo delle spiagge campionate, la percentuale di plastica eguaglia o supera il 90% del totale dei rifiuti monitorati, mentre sul 72% dei lidi monitorati sono stati rinvenuti guanti usa e getta, mascherine o altri oggetti riconducibili all’emergenza sanitaria Covid-19. In particolare le mascherine sono state rinvenute sul 68% delle spiagge monitorate, i guanti usa e getta sul 26%.

Sono dati impressionanti che potrebbero essere molto più bassi se solo alla base ci fosse una raccolta differenziata corretta, per il rispetto dell’ambiente. La cosa che possiamo fare tutti è indirizzare le nostre scelte di consumo verso materiali rinnovabili, riciclabili e con un basso impatto ambientale. Rispettare la regola delle 3R, riduci – riusa – ricicla, alla quale si potrebbe aggiungere anche “Raccogli” i rifiuti abbandonati. Noi di Dell’Oca proponiamo imballaggi in sfogliato di pioppo, rinnovabile e riciclabile: le aziende che scelgono i nostri prodotti danno una risposta ai consumatori attenti all’impatto ambientale dei propri acquisti. Il cambiamento parte dal basso, ogni piccola rivoluzione per il rispetto dell’ambiente è un grande passo in avanti.